La grande crisi. Economia e società negli anni '30
Gli anni '20: crescita economica, nuovi consumi (automobili, elettrodomestici, consumi standardizzati, ecc.), nuovi costumi ( vedi la moda femminile, le “maschiette o flappers), jazz, ecc.
La grande crisi. Economia e società negli anni '30
Sono anche gli anni dell'isolazionismo (gli USA non partecipano alla Società delle Nazioni) e del conservatorismo contro gli immigrati europei, del proibizionismo e del razzismo
La grande crisi. Economia e società negli anni '30
Si tratta peraltro di una crescita economica fragile, minata dalla crisi dell'agricoltura, dalle forti differenze di reddito, dalla insufficiente capacità di assorbimento dei beni prodotti e dalla speculazione finanziaria
La grande crisi. Economia e società negli anni '30
Il crollo delle quotazioni nella borsa di Wall Street provocò una crisi economica a causa generale anche a causa degli intrecci tra banche e industrie e per il diffondersi del panico tra i risparmiatori
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La crisi si propagò al resto dell'economia mondiale, strettamente legata a quella americana, perché le autorità americane adottarono politiche protezionistiche e sospesero la concessione di crediti ai paesi europei
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I paesi europei più colpiti furono l'Austria e la Germania, ma anche l'Inghilterra fu costretta a svalutare la sterlina.
Le politiche di austerità fallirono ovunque, accentuando inoltre disoccupazione e miseria
Sia in Francia che in Gran Bretagna, la crsi accentuò i probvlemi politici, provocando instabilità (1) e la scissione nel partito laburista (2)e il governo di unità nazionale
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La Germania fu il paese che pagò più caro il presso della crisi: i socialdemocratici furono esclusi dal governo e la politica del cancelliere cattolico Bruning provocò 6 milioni di disoccupati, aprendo la strada all'affermazione del partito nazista
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Nel Novembre '32 F. Delano Roosevelt vinse le lezioni presidenziali, e avviò una politica (New Deal) caratterizzata da un energico intervento dello Stato nell'economia:
Risatrutturazione del sistema creditizio, svalutazione del dollaro, aumenti dei sussidi di disoccupazione, concessione di prestiti ai debitori
Agricoltural Adjustement Act
National Industrial recovery Act
Tennessee Valley Authority
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Nel '34 gli investimenti erano ancora stagnanti e i disoccupati 11 milioni; il governo intensificò la spesa pubblica, riformò il fisco, introdusse il diritto alla pensione di vecchiaia per i lavoratori e diede più potere ai sindacati
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Nel relativo successo di Roosevelt ebbe un certo peso la sua capacità di usare i mezzi di comunicazione per infondere speranza
Il rapporto del New Deal con la teoria keyneisna
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La crisi non impedì lo sviluppo dei consumi di massa, anche se la distanza tra ricchi e poveri aumentò. La dimninuzione dei prezzi, specie agricoli, migliorò le condizioni di coloro che avevano mantenuto l'occupazione
Continuarono a diffondersi nuocìvi consumi (auto, elettrodomestici, vacanze) e a crescere le città
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Gli anni trenta videro la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa (radio e cinema), della pubblicità, dello svago.
La politica si impadronì dei nuovi media
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