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sabato 9 aprile 2011

Hegel, lo Spirito oggettivo

Hegel – Lo Spirito Oggettivo
Nel momento oggettivo lo Spirito non è più una realtà individuale, ma un'istituzione storica, un'organizzazione etico-politica umana che sopravvive agli individui che l'hanno prodotta e preesiste loro
I tre momenti dello Spirito Oggettivo
Essendo una realtà oggettiva esterna all'individuo lo spirito si pone inizialmente come necessità, dovere. Perciò il primo momento è quello del
Diritto astratto
il secondo è quello della
Moralità
il terzo quello dell'
Eticità
(pag. 941)
Diritto
Il diritto si compone di norme esplicite (le leggi scritte) e di norme implicite (costume). Il diritto non è altro che la volontà dell'individuo che si è storicamente resa oggettiva e si articola in tre momenti:
Proprietà
Contratto
Diritto contro il torto
(pag.941,42)
I tre momenti del diritto e il passaggio alla moralità
La proprietà è il fondamento perché mette in comunicazione l'individuo con gli altri
Il riconoscimento reciproco genera il contratto
Il contratto violato pone l'esigenza del diritto contro il torto, che ripristina il diritto violato mediante una costrizione e una pena che a loro volta violano i diritti del reo.
Di fronte a questa contraddizione il diritto reclama di essere intreeriorizzato e diviene Moralità
(pag. 942)
La moralità
I tre momenti della moralità sono:
Proposito
Intenzione e benessere
Bene e male
a differenza di Kant, la moralità hegeliana non è unI fatto individuale, ma l'interiorizzazione delle norme che disciplinano le relazioni tra individui (deriva dal diritto). Perciò è prima di tutto responsabilità e capacità di distinguere il bene dal male
(pag.942)
L'Eticità
I tre momenti dell'Eticità sono:
Famiglia
Società civile
Stato
La separazione tra il bene e il soggetto che lo vuole è superata nell'eticità, nella quale il bene è effettuale nelle forme istituzionali della famiglia, società civile, Stato. La moralità se resta su un piano individuale non giunge alla piena maturità di sé, che è storica e sociale. Solo se diviene Ethos, cioè costume di un popolo (Wolk) essa è in grado di formare, anche inconsapevolmente, l'individuo, superando la scissione propria della moralità.
(pagg. 942,43)
La famiglia
Non è soltanto il risultato di un contratto (Kant) ma anche un organismo etico fondato sull'autorità paterna, cui moglie e figli sono sottoposti. Fondata sull'amore, è un'unica persona in cui sono fusi insieme i suoi membri. I tre momenti della famiglia sono: i matrimonio, patrimonio, educazione dei figli.
L'educazione familiare
È proprio nell'educazione familiare dei figli che emerge la famiglia come condizione per l'affrancamento dall'elemento sensitivo e naturale, poiché con l'educazione i figli sono condotti all'autonomia e alla libertà che caratterizzano la persona etica. Con ciò l'individuo emerge dalla naturalità e entra nella spiritualità.
Quella di Hegel, peraltro, è una pedagogia fondata sulla disciplina (vs Rousseau)
La società civile
Per Hegel la società civile è il momento negativo che media (cioè mette in comunicazione) gli interessi individuali, che però restano reciprocamente estranei gli uni agli altri: individui reciprocamente dipendenti per il soddisfacimento dei bisogni, ma reciprocamente estranei, isolati.
Il sistema dei bisogni
È, in sostanza, la società civile di Adam Smith: “nella società civile ciascuno è fine a se stesso, ogni cosa per lui è nulla. Ma senza rapporto con gli altri esso non può conseguire l'ambito dei suoi fini. Ma il fine particolare, mediante il rapporto con gli altri, si dà la forma dell'universalità e si appaga, poiché esso, insieme, appaga nello stesso tempo il benessere altrui.”
La società ingiusta
Ma questa situazione non è idillica: si forma infatti una massa enorme di plebe, cui corriponde la “concentrazione in poche mani di ricchezze sproporzionate” (contro l'ottimismo e il lassaiz faire di Adamo Smith)
Dalla società civile ( i tre momenti) allo Stato
La situazione descritta corrisponde in particolare al primo momento:
Il sistema dei bisogni da cui nasce il lavoro
gli altri due momenti sono:
L'amministrazione della giustizia
La polizia e la corporazione
grazie all'insieme di questi momenti, l'individuo riceve una formazione esperimenta le oggettive connessioni universali, che lo collocano all'altezza dell'unità organica universale che è lo Stato.
Lo Stato
Hegel respinge le teorie contrattualiste, giusnaturaliste e democratiche circa l'origine e la natura dello Stato, che ha in sé la sua giustificazione, ed è superiore agli individui. Lo stato hegeliano non è uno Stato ideale dell'avvenire: è lo Stato che si è effettivamente realizzato: cio che è reale è razionale. Esso è sostanza etica. Stato etico, cioè l'identità collettiva (hetos) di un popolo, l'insieme vivente dei suoi valori storicamente divenuti.
(pag. 944)
I momenti dello Stato
Questa “idolatria” non porta però Hegel a giustificare il “dispotismo”: lo Stato opera tramite le leggi (stato di diritto). Tant'è vero che egli prevede un potere legislativo (con una camera alta e una camera bassa), un potere governativo e un potere monarchico. I Momenti dello Stato sono:
Diritto interno
Diritto estermo
Storia del mondo
(pagg. 944,45, 46)
Lo Stato prussiano come punto di arrivo dello sviluppo dello Spirito
La teoria hegeliana dello stato come unità organica e razionale (la famiglia è solo sentimentale) ha suscitato un vasto dibattito e accuse di statolatria.
Marx criticherà Hegel perchè nella sua dottrina è lo Stato che conferisce realtà agli individui, che ne risultano subordinati.
Per Hegel la forma migliore di governo è la Monarchia costituzionale, dove la costituzione è anch'essa il prodotto storico dello spirito del popolo. Ogni stato è in sé limitato, e la sua reltà si svolge nella Storia universale, confluendo nello Spirito del Mondo. Giustificazione della guerra.

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