Lettori fissi

domenica 15 maggio 2011

La scuola di Francoforte



Il nucleo prende origine a partire dal 1922 presso l’Istituto per la ricerca sociale di Francoforte

Con l’avvento del Nazismo il gruppo si trasferisce a New York

Al termine del conglitto alcuni esponenti (Marcuse, Fromm, Neumann) restano negli USA, altri (Horkheimer, Adorno) fanno ritorno in Germania

Sul piano filosofico si presenta come una teoria critica della società finalizzata a smascherare le contraddizioni della realtà esistente e preparare il passaggio rivoluzionario a una società libera dalla alienazione.

Hegel, Marx e Freud

Dall tradizione hegelo-marxista la scuola ricava il metodo dialettico che permette una comprensione delle contraddizioni e una teoria globale della società e della sua trasformazione
Da Freud prende l’analisi della formazione dei meccanismi di introiezione della autorità e i concetti di ricerca del piacere e libido, da liberare dalle imposizioni autoritarie

La scuola di Francoforte giudica fallimentare l’esperienza sovietica e si concentra sull’analisi dei meccanismi di dominio prodotti dalla società tecnologica opulenta

Adorno

Le opere:

La dialettica dell’Illuminismo (con Horkheimer), Dialettica negativa, Tre studi su Hegel; Minima Moralia, Filosofia della musica moderna

Dialettica negativa: la dialettica è uno strumento fondamentale per comprendere la realtà; va però depurata del carattere “conciliativo che ha in Hegel, e mantenuta nel suo carattere negativo, cioè di manifestazione delle contraddizioni della realtà

La nuova filosofia dopo Auschwitz

Dopo Auschwitz le visioni tradizionali sono inservibili: bisogna rompere con il passato che è fatto di teorie giustificazioniste e conservatrici (idealismo) ; c’è bisogno di una nuova filosofia materialistica, cioè basata sul carattere inesuribilmente “altro” dell’oggetto, che resta sempre contraddittorio e disarmonico: alla filosofia spetta inoltre il compito di far emergere le contraddizioni che costituiscono la realtà

La dialettica dell’Illuminismo

Il contributo di Horkheimer: l’Illuminismo di cui si parla non si identifica con la tradizione che va da Cartesio fino al positivismo, ma con la logica del dominio che caratterizza la civiltà occidentale.

In questo senso l’Illuminismo va incontro fatalmente ad una dialettica: la pretesa di accrescere il dominio sulla natura, si rovescia nell’asservimento dell’uomo da parte di altri uomini

Il prezzo non è solo la perdita della libertà, m anche la perdita della felicità: il significato del racconto di Odisseo con le sirene

La critica dell’industria culturale

Secondo Adorno la società contemporanea è caratterizzato dalla funzione manipolativa delle coscienze da parte dei mezzi di comunicazione di massa (industria culturale e non cultura di massa)
Il consumatore ne è l’oggetto (e non l’artefice) perché i mass media suscitano in lui bisogni che lo eterodirigono, manipolandolo con il piacere e privandolo di coscienza individuale
Persino il divertimento ha perso il carattere di esprtessione della libertà e creatività, per diventare programmato
L’industria culturale è al servizio delle classi dominati, imponendo valori e modelli di vita funzionali al loro dominio sulle masse eterodirette

La teoria dell’arte

L’arte contemporanea svolge un’importante funzione sociale, perché denuncia la discordanza del mondo (rompendo i canoni della bellezza intesa come armonia e perfezione) e perché si fa immagine anticipatrice della riconciliazione (esprimendo la sofferenza che nasce dal desiderio inappagato di un mondo a misura d’uomo
Perciò Adorno rifiuta l’arte realistica, difende le avanguardie e sostiene che la musica, in particolare quella di Schomberg, è la più progressista perché esprime la contraddittoria durezza del presente

Marcuse

Le opere:

Eros e civiltà;

L’uomo a una dimensione

La civiltà ha represso gli istinti (in particolare quello di piacere)

A differenza di Freud, Marcuse ritiene che la società capitalistica, che si basa sul principio di prestazione (tutte le energie a scopi produttivi) ha prodotto un surplus di rimozione (più insoddisfazione) che ha a) diserotizzato il corpo e imposto la tirannia genitale (sesso solo a scopo procreativo)

Nell’arte trova espressione il ritorno del represso, cioè la ribellione in forma simbolica contro il lavoro e la fatica (il significato di Orfeo e Narciso contro Prometeo)

Il principio di prestazione ha creato le condizioni materiali (tecniche) per ritrasformare il lavoro in gioco, ossia attività libera e creativa

L’uomo a una dimensione

In questa opera Marcuse parla dell’uomo alienato, colui per il quale la ragione si è identificata con la realtà presente
Costui è vittima di una tolleranza repressiva (puoi fare tutto ciò che non mette in discussione il sistema)
La libertà è solo apparente: non ci sono più tabù. In realtà essa è amministrata e sfruttata commercialmente (il sesso)
I soggetti rivoluzionari non sono più gli operai (ormai integrati nel sistema), bensì gli esclusi dalla società dell’opulenza: i reietti, gli stranieri, gli sfruttati, i perseguitati di altre razze, i disoccupati, ecc.